La nascita di questo progetto ha le sue origini nelle volontà testamentarie della signora Hilda De Grandi, cittadina del comune di Pressana, nella bassa provincia veronese. Nata nel febbraio del 1924, Hilda e' venuta a mancare nell'ottobre del 2013.
La “signorina” come la chiamavano tutti, era una figura importante e rispettata in paese, perché pur essendo benestante, non fece mai della sua ricchezza un vanto, ma bensì la visse come un qualcosa da condividere, sentendosi incline verso chi è stato dimenticato dalla sorte - cogliendo lo spirito che dà vita alla filantropia, in senso ampio, come l’intese Cicerone.
Infatti oltre ad aver aiutato, sempre in modo assolutamente riservato, molte famiglie in difficoltà, ella donò alla comunità e alla parrocchia i terreni dove oggi sorgono i giardini pubblici, la casa delle Suore Orsoline e la scuola materna.
Hilda visse un’esistenza semplice e generosa, fortemente influenzata, in gioventù, dalla figura amorevole del nonno materno, Onorato Fabiani, a cui Hilda ha intitolato la Fondazione.
Hilda quindi, nelle sue ultime volontà, non solo ha costituito la Fondazione Onorato Fabiani (alla quale ha donato un patrimonio di circa 4 milioni di euro in gran parte costituito da terreni agricoli) ma ha anche nominato le persone che ne sarebbero state gli ammministratori. La Fondazione, una volta insediati quest'ultimi, ha ottenuto il riconoscimento dalla Regione Veneto nel dicembre del 2015 [decreto di riconoscimento].
Nei primi mesi del 2016 la Fondazione ha ufficialmente iniziato la sua attività con una conferenza stampa, ampiamente documentata da giornali e TV locali, a Verona [vedi rassegna stampa].
La Fondazione, oltre a portare avanti i progetti già attivi e in via di realizzazione [leggi di più] prevede di avviare delle collaborazioni sia con gli Enti locali che con altre organizzazioni, cooperative, associazioni o privati già attivi sul territorio. Crediamo infatti che sia essenziale creare una rete di servizi per poter avere un impatto significativo sulle comunità.
Naturalmente la Fondazione è vigile e attenta alle necessità e ai nuovi bisogni che possono venire a manifestarsi, soprattutto in un periodo storico in cui i cambiamenti possono avvenire rapidamente.